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lunedì 13 dicembre 2010

UN MENU CLASSICO ALL'ITALIANA


Il menù all'italiana rispetta l'impianto classico che si fonda sulla suddivisione in diverse categorie,disposte nell'ordine seguente:
-gli antipasti (in prevalenza freddi:affettati,sottoli o sottaceti,insalte di mare e così via);
-i primi piatti,ovvero minestre asciutte (pasta,risi e risotti) e in brodo;
-le portate di pesce o di carne(susseguentesi in quest'ordine se presenti contemporaneamente),con contorno di verdure;
-i formaggi e la frutta,spesso e volentieri assortiti;
-il dolce.
Ogni portata costituisce un capitolo a sè il menù all'italiana è in effetti il prototipo del "menu goloso",concepito per saziare i grandi appetiti.Il menù goloso incarna insomma la tradizione del piatto ricco,radicato nella memoria del gusto.Di norma,sono sufficenti tre portate,più il dessert:l'antipasto,un primo piatto e un secondo corredato da un contorno.
In questo caso è la tradizione che si incarica di selezionare i diversi generi di pietanze,tracciando l'itinerario del pasto lungo binari prestabiliti.Il percorso obbligato colloca ogni piatto al proprio posto,in una sequenza rassicurante e priva di sorprese.Ciò che realmente conta sono la qualità di esecuzione e la ricchezza dei piatti considerati singolarmente:l'appetito si concentra sulla soddisfazione immediata.
La sequenza dei vini rispecchia fedelmente la filosofia del menù:conta più l'appartenenza del vino a una determinata tipologia che non la stretta attinenza di gusto con gli ingredienti del piatto.Sono piuttosto le preferenze personali del bevitore o la vocazione,regionale della ricetta a scegliere questo o cuel vino all'interno delle categorie prestabilite.
La regola classica dell'abbinamento prevede un numero ristretto di vini,disposti secondo una scala ascendente:i bianchi leggeri devono precedere necessariamente i bianchi più strutturati,i rosati devono precedere i rossi e così via.Sul dessrt è d'obbligo un vino dolce.

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